Stellar Blade Un'esclusiva PS5 che sta facendo discutere per l'eccessiva bellezza della protagonista. Vieni a parlarne su Award & Oscar!
 
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Waterloo 18 giugno 1815

Ultimo Aggiornamento: 24/02/2010 12:43
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24/09/2009 19:08
Chi decise la battaglia?Fu veramente così fondamentale per le sorti dell'Europa?
Aprivo questo topic con l'intenzione di sentire i vostri pareri sulla battaglia che vide protagonista le armate di Napoleone I e quelle della coalizione anglo-olandese comandata da Arthur Wellesley Duca di Wellington.
Fu una battaglia decisa dal caso oppure Wellington si dimostrò realmente più bravo ad interpretare lo scontro rispetto all'Imperatore?
E se anche i Francesi fossero uscito vincitori dallo scontro le sorti dell'Europa sarebbero veramente state in mano a Napoleone o ai suoi discendenti oppure la caduta del generale corso era solo questione di tempo?

A gli utenti l'ardua sentenza!!
24/09/2009 19:32
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Secondo me la verità è nel mezzo... Napoleone fu senza dubbio un buon tattico, molto buono in effetti. Il problema fondamentale, secondo me, è che da un certo punto in poi si è innamorato perdutamente della sua figura: ha cominciato a pensare di essere infallibile.

Ovviamente, come ogni sovrano assoluto, ha cominciato anche a soffrire di determinate paranoie. Ricordo di aver letto su una sua biografia che si era convinto che molti dei suoi generali e Marescialli tramassero contro di lui (non che avesse tutti i torti, in effetti, Bernadotte tradì clamorosamente in cambio della Corona di Svezia!).
Questo ha portato la decimazione dello Stato Maggiore della Grande Armata, dove sono rimasti uomini mediocri come Ney e Murat... intendo tatticamente mediocri, intendiamoci....

Se a questo aggiungi che si è trovato davanti Lord Wellesley che qualcosa di tattica la sapeva e che Napoleone soffriva incredibilmente con il fegato, se non ricordo male, in quel periodo della vita... eccola la che Waterloo è perduta miseramente...

Comunque sì, secondo me Waterloo ha cambiato la Storia... Se Napoleone avesse vinto non ci sarebbe stato il Congresso di Vienna e quindi la Restaurazione...

[Modificato da cristiano87. 25/09/2009 19:29]
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"Amo molto parlare del nulla. E' l'unico argomento di cui so tutto" (O. Wilde)

"L'unica differenza tra un capriccio e una passione che dura tutta la vita è che il capriccio dura più a lungo" (O. Wilde)

"Un amico è uno che ti conosce molto bene e, nonostante ciò, continua a frequentarti" (O.Wilde)

"Beati gli smemorati perché avranno la meglio anche sui propri errori" (F. Nietzsche)

"Solo gli imbecilli non sbagliano mai" (C. de Gaulle)

"Non si è mai troppo prudenti nello scegliere i propri nemici" (O.Wilde)


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Re:
Jan89, 24/09/2009 19.32:

Secondo me la verità è nel mezzo... Napoleone fu senza dubbio un buon tattico, molto buono in effetti. Il problema fondamentale, secondo me, è che da un certo punto in poi si è innamorato perdutamente della sua figura: ha cominciato a pensare di essere infallibile.

Ovviamente, come ogni sovrano assoluto, ha cominciato anche a soffrire di determinate paranoie. Ricordo di aver letto su una sua biografia che si era convinto che molti dei suoi generali e Marescialli tramassero contro di lui (non che avesse tutti i torti, in effetti, Bernadotte tradì clamorosamente in cambio della Corona di Svezia!).
Questo ha portato la decimazione dello Stato Maggiore della Grande Armata, dove sono rimasti uomini mediocri come Ney e Murat... intendo tatticamente mediocri, intendiamoci....

Se a questo aggiungi che si è trovato davanti Lord Wellesley che qualcosa di tattica la sapeva e che Napoleone soffriva incredibilmente con il fegato, se non ricordo male, in quel periodo della vita... eccola la che Waterloo è perduta miseramente...

Comunque sì, secondo me Waterloo ha cambiato la Storia... Se Napoleone avesse vinto non ci sarebbe stato il Congresso di Vienna e quindi la Restaurazione...




Concordo pienamente tuttavia credo ormai Napoleone non avrebbe comunque resistito a lungo, si era nuovamente formata l'enorme coalizione contro di lui e nonostante la sua capacità di generale a lungo andare le forze, superiori, nemiche avrebbero prevalso. Penso che con la sconfitta di Lipsia ormai gran parte della sua ascesa era compromessa.

"Si vis pacem, para bellum."
"Oderint, dum metuant." (Gaius Iulius Caesar Germanicus, "Caligola")
"Gli stranieri chiedono a Costantinopoli tre cose: il fuoco greco, le insegne della sovranità e le spose imperiali, nate nella porpora." (Imperatore Costantino VII al figlio Romano II)
"Anche il Sole ha le sue macchie." (Napoleone Bonaparte, Generale e Imperatore di Francia)
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A me piace pensare che dopo Waterloo la situazione si sarebbe stabilizzata... Certo, gli inglesi avrebbero comunque continuato a tentare di sabotarlo, ma bisogna anche considerare lo Zar Alessandro e l'Imperatore Francesco.

Lo Zar era un uomo piuttosto suscettibile, ho letto una sua biografia. In pratica ebbe reazioni diametralmente opposte alle due sconfitte di Napoleone. Dopo Lipsia fu fiero di entrare a Parigi, al comando dei vincitori, e poi di essere trionfalmente accolto a Londra.

Dopo Waterloo, cercò in ogni modo di far sì che Napoleone avesse un "trattamento di favore", che gli venisse reso l'onore delle armi.
Protestò più volte con il Re inglese e con il governatore dell'isola di Sant'Elena, per il modo in cui veniva trattato l'ex Imperatore laggiù.

L'Imperatore Francesco era un altro uomo molto particolare. Disprezzò fortemente Napoleone (sopratutto quando lo costrinse a rinunciare alla Corona del Sacro Romano Impero), ma lo aiutò nella campagna di Russia, mi pare. Il generale Schwazemberg fu accanto a Napoleone nei primi tempi di quella campagna. Dopo la disfatta di Russia, Francesco I tornò sulle sue vecchie posizioni, ricominciò a disprezzarlo.

Era un'opportunista? sì, forse. Ma è proprio questa sua natura che mi spinge a pensare che, davanti alla vittoria di Napoleone, Francesco I, pur di salvare il trono, sarebbe tornato un suo fido alleato. (Non dimentichiamoci che il figlio di Napoleone era il nipote di Francesco I)
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24/10/2009 10:18
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Mah,ragazzi...il povero Napo aveva le emorroidi e la dissenteria(accoppiata devastante,immagino)uno stato maggiore costituito in negual misura da yes-man ed ottimi ufficiali del tutto inadatti ai compiti affidatigli. D'elron, Ney...l'uno ottimo con la fanteria, l'altro più che capace al comando della cavalleria. Entambi irrimediabilmente incapaci di gestire i complessi meccanismi dell' esercito interarmi di stampo napoleonico. Non parliamo poi di Soult. Avete presente quei picchi giocattolo che si limitano ad andare perennemente su e giù con la testa?ecco...moolto simile."hei Soult,prendo tutta la cavalleria e mi lancio contro le batterie di cannoni inglesi...le prendiamo d'impeto, dico io!Magari poi scopro cosa c'è dietro la collina e massacro tutti!Che ne dici?...Soult...ma mi stai ascoltando? Vabbè io vado,eh...ciao...Soult..?La smetti di annuire?..."
...metteteci in più che l'armata di Napo era composta tanto di veterani quanto di reclute al battesimo del fuoco ed anche i veterani non potevano più vantare l'equipaggiamento di una volta(esempio eccellente i cavalli dei temutissimi corazzieri, sostituiti talvolta anche con animali da soma...!)
Insomma, l'esercito era anche all'altezza, lo sato maggiore,no.
Ad ogni modo non importa...s'è giusto saltata una generazione! Il nipotino Napoleone III ha comunque scaldato il trono...

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"Teste alte, perdio signori ...Quelle sono pallottole, non merda!" (Ultime parole del colonnello dei granatieri a cavallo della Guardia Lepic - Eylau 1807)

"Un ussaro che a trent'anni non è ancora morto è un vigliacco!" (Lasalle, generale della cavalleria leggera dell'esercito francese)
24/02/2010 12:43
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Fittavolo
Ci sono 3 bellissimi articoli di Nicola Zotti nei quali spiega passo passo tutta la serie di errori, incomprensioni e colpi di sfortuna che portarono alla disfatta di Waterloo...



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Κωνσταντίνος ΙΑ’ Δραγάσης Παλαιολόγος,
Xρoνoκράτoρ και Koσμoκράτoρ
Ελέω Θεού Βασιλευς και Αυτοκράτορ των Ρωμαίων.





"Ci sono quattro grandi cause per cui vale la pena di morire: la Fede, la Patria, la Famiglia ed il Basileus. Ora voi dovete essere pronti a sacrificare la propria vita per queste cose, come d'altronde anch'io sono pronto al sacrifico della mia stessa vita.
So che l'ora è giunta, che il nemico della nostra fede ci minaccia con ogni mezzo...Affido a voi, al vostro valore, questa splendida e celebre città, patria nostra, regina d'ogni altra.
Miei signori, miei fratelli, miei figli, l'ultimo onore dei Cristiani è nelle nostre mani."

"Ed allora questo principe, degno dell'immortalità, si tolse le insegne imperiali e le gettò via e, come se fosse un semplice privato, con la spada in pugno si gettò nella mischia. Mentre combatteva valorosamente per non morire invendicato, fu infine ucciso e confuse il proprio corpo regale con le rovine della città e la caduta del suo regno.
Il mio signore e imperatore, di felice memoria, il signore Costantino, cadde ucciso, mentre io mi trovavo in quel momento non vicino a lui, ma in altra parte della città, per ordine suo, per compiervi un'ispezione: ahimè ahimè!."

"La sede dell'Impero Romano è Costantinopoli e colui che è e rimane Imperatore dei Romani è anche l'Imperatore di tutta la Terra."

"Re, io mi desterò dal mio sonno marmoreo,
E dal mio sepolcro mistico io ritornerò
Per spalancare la murata porta d'Oro;
E, vittorioso sopra i Califfi e gli Zar,
Dopo averli ricacciati oltre l'Albero della Mela Rossa,
Cercherò riposo sui miei antichi confini."

"Un Costantino la fondò, un Costantino la perse ed un Costantino la riprenderà”


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