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Giulio Cesare: La Campagna Partica

Ultimo Aggiornamento: 26/02/2010 11:18
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26/09/2009 11:09
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Apro questa discussione per inaugurare la sezione di storia antica, e ovviamente né approfitto iniziando con Roma, la mia passione [SM=g9423] .
Prima di morire Cesare stava organizzando, o quantomeno pensando, una spedizione alla volta dell'oriente, verso i parti ma morì prima di ogni progetto.
Secondo voi se la congiura non avesse colpito sarebbe mai riuscito a ricalcare le imprese di Alessandro soggiogando i parti e oltre?

[Modificato da Erik il Conquistatore 26/09/2009 11:10]
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26/09/2009 13:36
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E' molto difficile dirlo. I due eserciti che si sarebbero dovuti scontrare erano molto diversi. L'esercito romano aveva la forza della disciplina quello dei parti avrebbe avuto la forza dei numeri.

Se vogliamo guardare più avanti mi sembra che Gordiano o Valeriano abbiano condotto delle campagne contro i Parti, nel corso del II secolo d.C. (anche se non sono molto sicuro, le date non sono il mio forte).
Il risultato non fu mai nettamente a favore dei Romani, forse perché l'Impero che si scontrò con i Parti era già un Impero in crisi.

Tutto quindi si riduce alla figura di Cesare. Bisognerebbe valutare la sua abilità di comandante, ma come si può fare in modo obiettivo, dato che la pressoché unica fonte su cui basarci sono i suoi Commentarii?

Secondo me, Cesare avrebbe avuto qualche possibilità di sconfiggerli, ma questo avrebbe portato alla sua certa morte e non in battaglia.
Cesare era già rimasto molto affascinato dalla figura del faraone, dal potere e dalla dignità che da essa derivavano, non oso pensare cosa sarebbe successo se fosse diventato il Grande Re dei Persiani.
Del resto, anche Alessandro il Macedone ebbe qualche problema quando cominciò ad assorbire i costumi orientali... [SM=g10758]
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"Amo molto parlare del nulla. E' l'unico argomento di cui so tutto" (O. Wilde)

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30/09/2009 15:03
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Re:
Jan89, 26/09/2009 13.36:

E' molto difficile dirlo. I due eserciti che si sarebbero dovuti scontrare erano molto diversi. L'esercito romano aveva la forza della disciplina quello dei parti avrebbe avuto la forza dei numeri.




Bhè non è che i Parthi fossero proprio degli sbabbari di alemagna ^_^ come tutti gli imperi orientalizzanti avevano in seno una grande cultura militare e una parimenti disciplina militare. In ogni caso penso comuqnue che non sarebbe bastata una legione di Cesari per i Parthi, poichè Roma non era ancora pronta a fare un tale passo, sia per i suoi numeri, che per le proprie esperienze evolutive e lo status economico. I periodi dei Triumvirati non a caso si chiamano guerre civili repubblicane e portarono seco grandi crisi economiche. Roma peraltro se si vede il percorso solamente militare, dall'atto della sua nascita dall'aglomerato di tribù intorno ai colli romani, ha subito alti e bassi fra vittorie schiaccianti e rotte da manuale fin da quando cercava di sottomettere i popoli italici come i campani, i sabini, gli etruschi, gli oscii, i piceni che fra di loro facevano leghe pro e anti roma allenadosi con personaggi come Pirro re dell'Epiro o Agatocle di Siracusa che dettero il loro contributo a Roma anche se a loro discapito. Tanto epr essere fiscali, Roma ha conquistato mezza italia con la Fides che epr quanti non sappiano cosa sia è una sorta di resa incondizionata delle città alla protezione di Roma e quindi un lento e continuo assorbimento del teritorio e della popolazione, questo eprchè le varie città minacciate si rifacevano a Roma o le combattevano contro... vabbè comunque ora sto andando un pò off topic scusate. Tornando a bomba direi che Cesare non ce l'avrebbe fatta, sono sicuro che gli è andata meglio così, morire alle idi di marzo come un eroe.
30/09/2009 15:22
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Re: Re:
Mr.Guillaume, 30/09/2009 15.03:




Bhè non è che i Parthi fossero proprio degli sbabbari di alemagna ^_^ come tutti gli imperi orientalizzanti avevano in seno una grande cultura militare e una parimenti disciplina militare. In ogni caso penso comuqnue che non sarebbe bastata una legione di Cesari per i Parthi, poichè Roma non era ancora pronta a fare un tale passo, sia per i suoi numeri, che per le proprie esperienze evolutive e lo status economico. I periodi dei Triumvirati non a caso si chiamano guerre civili repubblicane e portarono seco grandi crisi economiche. Roma peraltro se si vede il percorso solamente militare, dall'atto della sua nascita dall'aglomerato di tribù intorno ai colli romani, ha subito alti e bassi fra vittorie schiaccianti e rotte da manuale fin da quando cercava di sottomettere i popoli italici come i campani, i sabini, gli etruschi, gli oscii, i piceni che fra di loro facevano leghe pro e anti roma allenadosi con personaggi come Pirro re dell'Epiro o Agatocle di Siracusa che dettero il loro contributo a Roma anche se a loro discapito. Tanto epr essere fiscali, Roma ha conquistato mezza italia con la Fides che epr quanti non sappiano cosa sia è una sorta di resa incondizionata delle città alla protezione di Roma e quindi un lento e continuo assorbimento del teritorio e della popolazione, questo eprchè le varie città minacciate si rifacevano a Roma o le combattevano contro... vabbè comunque ora sto andando un pò off topic scusate. Tornando a bomba direi che Cesare non ce l'avrebbe fatta, sono sicuro che gli è andata meglio così, morire alle idi di marzo come un eroe.




Per quanto una parte di me non voglia XD, concordo pienamente. Gli stessi territori in asia minore, Roma lì ottenne inizialmente grazie al lascito testamentario di Attalo, re di Pergamo. Conquistare e sconfiggere i Parti credo sarebbe stata un'impresa non da poco specie considerando il metodo militare romano a differenza di quello partico, che più avanti nel periodo imperiale infliggerà diverse sconfitte ai romani.


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07/11/2009 22:05
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Difatti se vediamo anche le spedizioni del II e I secolo ad opera degli altri triunviri non è che siano state proprio ottime... se non sbaglio proprio contro i Parthi morì Crasso... Tant'è che le fonti citano che Cesare voleva conquistare Dacia e Parthia anche per vendicare la morte dell'amico triunviro
09/02/2010 16:58
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Non me ne intendo molto, ma credo che cesare sarebbe riuscito a sconfiggere i parti in quanto nei suoi commentari(che lo so sono di parte) mette in risalto uan differenza tra le polazioni dell'oriente rispetto ai galli che lui ha affrontatto anni prima. I galli imparavano dai loro errori e evolvevano la loro tecnica di combattimento nel tentativo di opporsi a cesare, le popolazioni da lui affrontate del de bellum farnense(se nn ricordo male)si limiatrono a ripetere la loro tattica anche se avevano già costatato in precedenza cheessa nn funzionava contro i romani.


detto questo credo che cesare sarebbe riuscito a sconfiggere i parti, ma credo anche che avrebbe dovuto rinunciare al controllo su quelle regioni perchè troppo lontane dal cuore pulsante dell'apparato statale e per questo difficilmente difendibili.
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10/02/2010 13:32
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Cesare aveva qualità tattiche e strategiche superiori a quelle dei comandanti del suo tempo, quindi forse avrebbe ottenuto risultati migliori di Crasso (tipo evitare di venire catturato e ucciso con dell'oro fuso giù per la gola) ma una vittoria vera e propria la vedo difficile.
Il punto debole a mio parere è l'organizzazione e la tattica stessa dell'esercito romano, troppo rigida e concentrata sull'uso di fanteria, sia essa pesante, leggera o da tiro. I parti, come tutte le popolazioni turco-altaiche e iraniche, fondavano il proprio esercito sull'uso di schermagliatori, arcieri, giavellottisti e soprattutto arcieri a cavallo, la rovina degli eserciti occidentali di ogni secolo. I romani non erano preparati ad affrontare eserciti del genere, come non lo erano contro i Sarmati (che conquistarono ad un prezzo elevatissimo), gli Unni e i Franchi. Tant'è vero che nell'esercito bizantino ogni uomo, cavaliere o fante, era addestrato a tirare con l'arco e scagliare giavellotti.
Bisogna anche considerare il territorio. Il Medio Oriente è molto più aspro e arido e con molte meno fonti d'acqua difendibili rispetto a terreni come quello egizio (non a caso i romani non si spinsero mai troppo lontani dal Nilo) o quello marocchino (montagne e pianure semi-aride) o tunisino (la maggior parte delle città erano concentrate sulla costa). I Parti sapevano dove trovare riparo in caso di tempeste di sabbia (molto più frequenti che nel nord Africa) o dove cercare approvvigionamenti d'acqua, i romani no. Sarebbe stato un pessimo affare intraprendere una campagna in quei territori.
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"Товарищи,
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24/02/2010 12:41
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Cesare non era Crasso, e come hanno dimostrato i vari generali romani sotto Augusto in primis, i Parti se affrontati con la giusta strategia erano un nemico alquanto abbordabile, se avessero avuto interesse (come fece Traiano) sarebbero potuti arrivare senza grossi problemi fino a Ctesifonte.



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Κωνσταντίνος ΙΑ’ Δραγάσης Παλαιολόγος,
Xρoνoκράτoρ και Koσμoκράτoρ
Ελέω Θεού Βασιλευς και Αυτοκράτορ των Ρωμαίων.





"Ci sono quattro grandi cause per cui vale la pena di morire: la Fede, la Patria, la Famiglia ed il Basileus. Ora voi dovete essere pronti a sacrificare la propria vita per queste cose, come d'altronde anch'io sono pronto al sacrifico della mia stessa vita.
So che l'ora è giunta, che il nemico della nostra fede ci minaccia con ogni mezzo...Affido a voi, al vostro valore, questa splendida e celebre città, patria nostra, regina d'ogni altra.
Miei signori, miei fratelli, miei figli, l'ultimo onore dei Cristiani è nelle nostre mani."

"Ed allora questo principe, degno dell'immortalità, si tolse le insegne imperiali e le gettò via e, come se fosse un semplice privato, con la spada in pugno si gettò nella mischia. Mentre combatteva valorosamente per non morire invendicato, fu infine ucciso e confuse il proprio corpo regale con le rovine della città e la caduta del suo regno.
Il mio signore e imperatore, di felice memoria, il signore Costantino, cadde ucciso, mentre io mi trovavo in quel momento non vicino a lui, ma in altra parte della città, per ordine suo, per compiervi un'ispezione: ahimè ahimè!."

"La sede dell'Impero Romano è Costantinopoli e colui che è e rimane Imperatore dei Romani è anche l'Imperatore di tutta la Terra."

"Re, io mi desterò dal mio sonno marmoreo,
E dal mio sepolcro mistico io ritornerò
Per spalancare la murata porta d'Oro;
E, vittorioso sopra i Califfi e gli Zar,
Dopo averli ricacciati oltre l'Albero della Mela Rossa,
Cercherò riposo sui miei antichi confini."

"Un Costantino la fondò, un Costantino la perse ed un Costantino la riprenderà”


24/02/2010 19:02
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Re:
Xostantinou, 24/02/2010 12.41:

Cesare non era Crasso, e come hanno dimostrato i vari generali romani sotto Augusto in primis, i Parti se affrontati con la giusta strategia erano un nemico alquanto abbordabile, se avessero avuto interesse (come fece Traiano) sarebbero potuti arrivare senza grossi problemi fino a Ctesifonte.




Sarebbe stato un bel pezzo in più!!! [SM=g9423]

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25/02/2010 09:36
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molto probabilmente Cesare si sarebbe accorto (come Adriano) che la Mesopotamia non era una terra facile da mantenere e troppo poco redditizia rispetto alle spese necessarie a difenderla e svilupparla pacificamente, indi per cui probabilmente avrebbe optato per renderla uno stato cliente governata da un sovrano fantoccio, ma che facesse da cuscinetto contro le invasioni provenienti dalle steppe al di la degli Zagros.



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25/02/2010 13:37
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Re:
Xostantinou, 25/02/2010 9.36:

molto probabilmente Cesare si sarebbe accorto (come Adriano) che la Mesopotamia non era una terra facile da mantenere e troppo poco redditizia rispetto alle spese necessarie a difenderla e svilupparla pacificamente, indi per cui probabilmente avrebbe optato per renderla uno stato cliente governata da un sovrano fantoccio, ma che facesse da cuscinetto contro le invasioni provenienti dalle steppe al di la degli Zagros.




Sicuramente...tuttavia avere anche quei territori sotto la sfera romana, con governo fantoccio o meno, sarebbe stato interessante specie, appunto, per le invasioni.

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26/02/2010 09:02
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la Mesopotamia è sempre stata una terra molto delicata, se non si controllano adeguatamente gli accessi sui passi degli Zagros è una terra soggetta a continue invasioni da parte dei popoli dell'Asia centrale...per cui dubito che i romani sprecassero fior fiore di legioni sui monti dell'Iran quando rimanendo sulle proprie posizioni in Siria potrebbero ottenere una difesa molto più efficace, visto che uno stato cuscinetto ha il vantaggio di ricevere per primo il colpo di un'eventuale invasione, smorzandola, e di mettere in tempestivo pre-allarme le forze romane sul confine.



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26/02/2010 10:34
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Infatti, aver quei territori in funzione anti-invasione non sarebbe stato male

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26/02/2010 10:43
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Fittavolo
probabilmente eliminati i parti i romani avrebbero avuto a che fare molti secoli prima con popolazioni turche ed uralo-altaiche come gli Unni, però sullo scacchiere mesopotamico invece che sul reno-danubio...e probabilmente con unni&co. avviati al fronte mesopotamico invece che premere sui goti e le altre popolazioni germaniche, l'intera storia sarebbe stata diversa...



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26/02/2010 10:50
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Re:
Xostantinou, 26/02/2010 10.43:

probabilmente eliminati i parti i romani avrebbero avuto a che fare molti secoli prima con popolazioni turche ed uralo-altaiche come gli Unni, però sullo scacchiere mesopotamico invece che sul reno-danubio...e probabilmente con unni&co. avviati al fronte mesopotamico invece che premere sui goti e le altre popolazioni germaniche, l'intera storia sarebbe stata diversa...




Già, però questi quadri completamente diversi mi affascinano.

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26/02/2010 11:18
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Fittavolo
Questo è vero...



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