21/10/2011 18:00 |
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| | | OFFLINE | Post: 646 | Registrato il: 12/03/2011 | Città: MILANO | Età: 34 | Nobiluomo | | |
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A nome e per conto di Sua Maestà Guglielmo I d'Altavilla, Re di Sicilia, Puglia e Calabria, annunciamo a tutte le corti del mondo ciò che segue.
Da tempo ormai la Terra Santa ed il Sepolcro di Nostro Signore vivevano con l'oscura ombra di una conquista infedele. Numerose armate provenienti da Egitto e Siria giungevano ai confini del Regno di Gerusalemme, pronte ad attraversarli in qualsiasi momento. Da Re ma prima di tutto da cristiano non potevo vivere con questo enorme peso. Ogni uomo ha una coscienza e abbandonare al proprio destino i fratelli che tanto hanno sofferto per liberare il Sepolcro di Nostro Signore non è da cristiano nè tantomeno da normanno.
Al comando del Conte di Siracusa, il nobile e valoroso Riccardo III Drengot, i rinforzi inviati al fratello Baldovino sono sbarcati in Egitto, giusto in tempo per evitare che la tenaglia sulla Terra Santa si compiesse.
Lo sbarco, inaspettato dalle forze d'Egitto, ha portato alla caduta delle due grandi e rinomate città del Nilo, Alessandria e Il Cairo.
Il nostro obiettivo non è l'annientamento dell'Egitto nè di nessun'altra nazione. Il nostro intervento è stato dettato dalla necessità di porre un freno alle potenze che minacciano Gerusalemme. Fino a che la minaccia non avrà fine, la spada del Re non verrà rinfoderata.
Roberto II Bassavilla, Amiratus Amiratorum, in nome di
Guglielmo I d'Altavilla - Rex Siciliae, Apuliae et Calabriae
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