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Francesco II di Borbone

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    Jan89
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    00 16/12/2009 09:50
    Francesco II è stato l'ultimo sovrano del Regno delle Due Sicilie. Salì al trono dopo la morte del padre Ferdinando II, strenuo oppositore, quest'ultimo della causa unitaria.

    Francesco, nel breve periodo di regno, varò diverse riforme che segnarono una svolta radicale tra la sua politica e quella di suo padre.
    Decretò amnistie, nominò un governo liberale, si preoccupò di acquistare all'estero grano per la popolazione colpita da una tremenda carestia e ridusse la famigerata tassa sul macinato (che il Regno d'Italia reinserì successivamente).

    Bisogna, infine, ricordare che Francesco II fu un Re tradito. I suoi generali, mandati ad affrontare Garibaldi, tradirono uno dopo l'altro dietro le promesse di una facile carriera all'interno dell'esercito italiano. Quando il Re abbandonò Napoli per evitare che la città venisse assediata, anche la flotta che lo avrebbe dovuto scortare verso il Volturno tradì, rimanendo in porto e consegnandosi a Garibaldi.

    E' da un po' che mi chiedo se un Regno d'Italia con i Borbone sarebbe stato migliore del Regno d'Italia con i Savoia. Voi cosa ne pensate?
    ____________________________

    "Amo molto parlare del nulla. E' l'unico argomento di cui so tutto" (O. Wilde)

    "L'unica differenza tra un capriccio e una passione che dura tutta la vita è che il capriccio dura più a lungo" (O. Wilde)

    "Un amico è uno che ti conosce molto bene e, nonostante ciò, continua a frequentarti" (O.Wilde)

    "Beati gli smemorati perché avranno la meglio anche sui propri errori" (F. Nietzsche)

    "Solo gli imbecilli non sbagliano mai" (C. de Gaulle)

    "Non si è mai troppo prudenti nello scegliere i propri nemici" (O.Wilde)


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    Erik il Conquistatore
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    00 16/12/2009 10:45
    Re:
    Jan89, 16/12/2009 9.50:

    Francesco II è stato l'ultimo sovrano del Regno delle Due Sicilie. Salì al trono dopo la morte del padre Ferdinando II, strenuo oppositore, quest'ultimo della causa unitaria.

    Francesco, nel breve periodo di regno, varò diverse riforme che segnarono una svolta radicale tra la sua politica e quella di suo padre.
    Decretò amnistie, nominò un governo liberale, si preoccupò di acquistare all'estero grano per la popolazione colpita da una tremenda carestia e ridusse la famigerata tassa sul macinato (che il Regno d'Italia reinserì successivamente).

    Bisogna, infine, ricordare che Francesco II fu un Re tradito. I suoi generali, mandati ad affrontare Garibaldi, tradirono uno dopo l'altro dietro le promesse di una facile carriera all'interno dell'esercito italiano. Quando il Re abbandonò Napoli per evitare che la città venisse assediata, anche la flotta che lo avrebbe dovuto scortare verso il Volturno tradì, rimanendo in porto e consegnandosi a Garibaldi.

    E' da un po' che mi chiedo se un Regno d'Italia con i Borbone sarebbe stato migliore del Regno d'Italia con i Savoia. Voi cosa ne pensate?




    Non saprei l'unificazione dell'Italia è sempre stato un problema, basta vedere oggi quanto ancora siamo "divisi". Probabilmente sarebbe stato meglio.
    Il problema è nella concezione stessa degli italiani mai inclini, aimè, ad essere uniti o comunque raramente. In più si è sempre messo in mezzo il papato( punto focale a mio parere, altrimenti dopo l'Impero Romano, l'Italia sarebbe stata la prima ad unificarsi sotto i Longobardi). Anzi ti chiedo una cosa: il papa come vedeva Francesco II? Nel senso l'ostacolava come per Garibaldi oppure era favorevole alla sua causa?
    Ad ogni modo penso che anche se amico di Francesco non avrebbe permesso l'unione della penisola.

    "Si vis pacem, para bellum."
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    Jan89
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    Città: ROMA
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    00 16/12/2009 10:58
    Pio IX ha accolto Franceschiello a Roma, dopo la sconfitta di Gaeta. Certo, rinunciare al potere temporale è sempre stato estremamente... difficile per i Papi... Basta pensare a ciò che disse Pio VII quando l'ufficiale francese gli intimò di rinunciare alla sovranità sugli Stati della Chiesa: "Non possiamo, non volgiamo, non dobbiamo".

    Tutto sommato, i Borbone sono una delle famiglie reali cattoliche più antiche d'Europa che possono vantare diversi privilegi alla Corte Pontificia.

    Assai probabilmente, Pio IX avrebbe comunque fatto storie dopo la presa di Roma... Ciò non toglie che, probabilmente, una casa reale come quella dei Borbone avrebbe potuto risparmiarci alcune delle esperienze che hanno duramente segnato la vita del regno d'Italia.
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    Xostantinou
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    Fittavolo
    00 24/02/2010 11:56
    difficilmente famiglie come i Borbone o gli Asburgo avrebbero incluso i possedimenti pontifici nei propri domini, c'era un rispetto troppo profondo per il ruolo svolto nella Storia dallo Stato della Chiesa, inoltre monarchi che da secoli si definivano cristianissimi e difensori della fede non si sarebbero smentiti così brutalmente. Inoltre l'appoggio pontificio poteva sempre tornare utile per questioni politiche e di ordine interno.
    Per quanto riguarda l'italia, la mia opinione è da sempre chiara e lampante, premettendo che alcune terre all'italia non appartenevano affatto e se l'è prese con la forza nella WWI, comunque non è un paese che possa venire retto da un governo unitario e centrista, come minimo necessita di una struttura federale sui modelli tedesco, svizzero o americano, perché le differenze socioculturali sono notevoli e profonde. Se ad oggi, circa 200 anni dopo, in veneto c'è un partito politico che vuole ridare l'indipendenza alla regione come ai tempi della Serenissima, se in Friuli e Trentino-Alto Adige ci si continua a sentire ancora fieramente austriaci dopo un secolo di italia, vuol dire che c'è qualcosa che non va e che forse il tentativo di fare dell'italia "una ed indivisibile" si è rivelato un fallimento.

    Molto probabilmente un'italia governata da Papa, Borbone ed Asburgo sarebbe stata molto migliore.
    [Modificato da Xostantinou 24/02/2010 11:57]



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    Κωνσταντίνος ΙΑ’ Δραγάσης Παλαιολόγος,
    Xρoνoκράτoρ και Koσμoκράτoρ
    Ελέω Θεού Βασιλευς και Αυτοκράτορ των Ρωμαίων.





    "Ci sono quattro grandi cause per cui vale la pena di morire: la Fede, la Patria, la Famiglia ed il Basileus. Ora voi dovete essere pronti a sacrificare la propria vita per queste cose, come d'altronde anch'io sono pronto al sacrifico della mia stessa vita.
    So che l'ora è giunta, che il nemico della nostra fede ci minaccia con ogni mezzo...Affido a voi, al vostro valore, questa splendida e celebre città, patria nostra, regina d'ogni altra.
    Miei signori, miei fratelli, miei figli, l'ultimo onore dei Cristiani è nelle nostre mani."

    "Ed allora questo principe, degno dell'immortalità, si tolse le insegne imperiali e le gettò via e, come se fosse un semplice privato, con la spada in pugno si gettò nella mischia. Mentre combatteva valorosamente per non morire invendicato, fu infine ucciso e confuse il proprio corpo regale con le rovine della città e la caduta del suo regno.
    Il mio signore e imperatore, di felice memoria, il signore Costantino, cadde ucciso, mentre io mi trovavo in quel momento non vicino a lui, ma in altra parte della città, per ordine suo, per compiervi un'ispezione: ahimè ahimè!."

    "La sede dell'Impero Romano è Costantinopoli e colui che è e rimane Imperatore dei Romani è anche l'Imperatore di tutta la Terra."

    "Re, io mi desterò dal mio sonno marmoreo,
    E dal mio sepolcro mistico io ritornerò
    Per spalancare la murata porta d'Oro;
    E, vittorioso sopra i Califfi e gli Zar,
    Dopo averli ricacciati oltre l'Albero della Mela Rossa,
    Cercherò riposo sui miei antichi confini."

    "Un Costantino la fondò, un Costantino la perse ed un Costantino la riprenderà”